giovedì 17 settembre 2009

Intervento di Alba Paolini al CPN del PRC - 12 /13 settembre 2009

Il percorso “Innovativo”, avviato dal Congresso di Venezia, che soppresse l’organizzazione ignorando i Circoli e considerando marginale il tesseramento, ci pose su una strada tutta in discesa, fino alla svolta del Congresso di Chianciano.

Dalla nascita del partito, 1991, con 112.835 iscritti, al picco più alto raggiunto nel 1997, con 130.509 iscritti, (organizzazione: Crippa/Caprili) al 1999 (anno della scissione) in poi, scendiamo sotto i 100.000 iscritti, fino ad arrivare all’ultimo dato, il 2007 con 86.236 iscritti. Da allora in poi, facciamo fatica a riorganizzarci. Il tesseramento attuale è intorno al 40%. Siamo pertanto, tutti chiamati ad aiutare l’organizzazione a ricostruire la rete dei responsabili del tesseramento e di fare del proselitismo, uno dei nostri principali compiti. Urgente è l’impegno del progetto della Rifondazione Comunista in cui rimettere i Circoli al centro della nostra forza strategica. Altri ancora sono gli impedimenti al rafforzamento del partito, tra cui: l’immobilismo, (due esempi, l’abbandono di Napoli e il disastro della gestione di Roma). La poca chiarezza di linea nella proposta della federazione, cosa intendiamo e quali sono le regole? Parliamo di contenuti e qui voglio dire, che se c'è chi pensa, che la federazione possa essere lo strumento per avviare il superamento del nostro partito, che l'Area politica e culturale, rappresentata da Sinistra Comunista, dichiara da subito la sua totale avversione. Il partito deve essere strumento funzionante e deve appartenere a tutti senza rifare errori di esclusioni di minoranze, ma ognuno con la propria capacità, storia e convinzione. Con l’unico progetto comune: Rafforzare il partito della Rifondazione Comunista. Il Congresso di Chianciano aspetta nei fatti di essere messo in atto, con meno chiacchere e più azioni politiche. Al lavoro quindi, i lavoratori in lotta hanno bisogno di un grande e unito partito comunista.

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