venerdì 4 settembre 2009

PER LA RIPRESA DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

di Daniele Maffione*

La formazione è una caratteristica essenziale di un partito comunista. Questa, però, non dev’essere intesa in modo dogmatico. Il marxismo è una scienza che si nutre della realtà. Dalla sua elaborazione può scaturire una nuova cultura politica e prendere moto un nuovo processo rivoluzionario. Rifondazione comunista tralascia troppo spesso questa esigenza, poiché si appiattisce su logiche interne e di apparato, che non consentono un reale processo di ricostruzione del partito comunista, prospettiva auspicabile per un partito in cui convivono più orientamenti politici. La preparazione dei quadri e dei militanti di un partito ne garantisce l’omogeneità teorica e l’innalzamento della preparazione culturale, con un conseguente miglioramento dell’efficacia politica e sociale del Partito stesso. Dal 26 al 31 agosto l’area programmatica e culturale Sinistra Comunista ha promosso a Rocca di Papa (Rm), situata nei Castelli romani, a pochi chilometri dalla storica località delle Frattocchie, la sua prima Scuola di formazione politica, proprio per ovviare a questa grave lacuna del Partito. L’intera iniziativa è stata ospitata nella villa di un compagno, che ha messo a disposizione la propria abitazione, trasformandola per cinque giorni in “Casa del Popolo”, garantendo una forte coesione fra i partecipanti. Giorno e notte un folto gruppo di militanti ha vissuto a stretto contatto, imparando anche ad autogestire i momenti di studio, aggregazione e ricreazione. La Scuola è stata principalmente rivolta ai Giovani Comunisti, ma è stata fin da subito aperta anche ai compagni del Partito, poiché l’esigenza della formazione è sentita dai militanti di tutte le età. La completa riuscita di questo evento, concepito da mesi, ha visto prodursi un notevole sforzo organizzativo da parte della nostra area, che, nonostante la natura sperimentale dell’iniziativa, è riuscita a garantire un elevato profilo culturale alla Scuola. Le tematiche affrontate sono state individuate sottoponendo a tutti i militanti un questionario, in cui venivano poste delle domande semplici, al fine di acquisirne il grado di preparazione. Dai risultati del questionario sono stati stabiliti dei criteri ed è stata fatta una cernita delle esigenze della base. In questo modo, sono stati individuati quattro temi da affrontare: 1- Il pensiero marxista e leninista nei suoi tratti essenziali; 2- il conflitto fra capitale e lavoro; 3- la questione democratica e l’antifascismo; 4- le questioni internazionali, con specifico riferimento allo stato dei partiti comunisti ed anticapitalisti in Europa. Per ogni tema sono stati scelti degli argomenti da affrontare ed individuati dei relatori. Fra gli altri, hanno contribuito alla riuscita dell’evento Gianni Ferrara, esperto nei temi di diritto costituzionale, e l’economista Emiliano Brancaccio, che hanno partecipato direttamente alla Scuola di formazione. Accanto a questi, alcuni compagni, giovani ed adulti, hanno fornito la propria preparazione culturale, mettendola a disposizione dei partecipanti. Tra questi, ricordiamo i contributi di: Arianna Ussi, docente precaria di storia e filosofia, che ha tenuto due eccellenti lezioni sul materialismo storico in Marx e sul concetto di egemonia in Gramsci; Andrea Montella, esperto nello studio della massoneria, che ha tenuto una lezione multimediale sul ruolo delle logge massoniche in Italia e nel mondo; Andrea Genovese, che ha svolto un lavoro di ricerca ed tenuto una lezione sui partiti comunisti e le formazioni anticapitaliste in Europa. Altri relatori hanno svolto lezioni sull’esperienza del P.C.I. e sulla concezione rivoluzionaria in Lenin. Alba Paolini, invece, ha curato una lezione sul Partito della Rifondazione comunista, che è l’unico partito comunista che un giovane dai trentacinque anni in giù può aver conosciuto nella propria esperienza militante. Questa lezione sul nostro Partito, tenuta da una fondatrice del P.R.C., è stata particolarmente sentita dai partecipanti della Scuola di formazione della nostra area, poiché l’errore di tutte le esperienze di formazione, sin qui concepite, è stato di rivolgere il proprio sguardo al passato, perdendosi in un’evocazione nostalgica dei fasti del comunismo, tralasciando completamente il presente. In questo modo, invece, è stato possibile comprendere il ruolo giocato dalle differenti formazioni politiche che hanno animato Rifondazione comunista, generando poi le aree, che costituiscono ed animano il nostro Partito.La Scuola di formazione è stata un vero successo, sia nei termini della partecipazione numerica, che è aumentata quotidianamente, sia nei termini dell’aggregazione umana e politica. Tant’è vero che a questa bella esperienza hanno partecipato molti compagni di altre aree politiche, a dimostrazione del fatto che la formazione è un’esigenza di tutta la base del P.r.c.. La Scuola poi, è stata conclusa il sabato dall’iniziativa pubblica intitolata: “Come proseguire il cammino della Rifondazione comunista?”, al quale hanno partecipato i compagni Pegolo, Valentini, Mantovani e la compagna Bracci Torsi. Il dibattito è stato interessante ed ha posto una discussione sui problemi della costruzione della federazione della sinistra d’alternativa e sull’unità dei comunisti. Entrambe le opzioni possono convivere soltanto rilanciando il processo della Rifondazione comunista, che non può nutrirsi soltanto di formule organizzative, ma deve vedere una ripresa del suo cammino, con l’elaborazione di una cultura politica creativa e rivoluzionaria, che muova dai contenuti politici e dalla naturale collocazione del nostro Partito nei conflitti degli oppressi e nei processi reali in atto nel Paese. Con l’esperienza della Scuola di formazione, Sinistra Comunista ha dimostrato a tutto il Partito che il ruolo delle aree non è inutile quando queste hanno vocazione unitaria e propongono elaborazione teorica e dinamismo sociale. Le aree possono svolgere un ruolo fondamentale nel Partito, se non propugnano battaglie interne per l’auto-riproduzione del ceto politico. La nostra esperienza è a disposizione di tutti i compagni del P.r.c.. Nostra intenzione è replicare la Scuola di formazione, di cui abbiamo diffuso fra i partecipanti i materiali, ed accompagnarla alla costruzione di seminari territoriali, che partano dalle esigenze della base militante e contribuiscano a riattivare il progetto originario della Rifondazione comunista, proponendo la costruzione del partito inteso come “intellettuale collettivo”.
*Giovani Comunisti, area programmatica e culturale Sinistra Comunista - P.R.C.

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