mercoledì 28 gennaio 2009

Mini-Dossier. A Milano centri sociali nel mirino: il punto.

a cura di Mena Minichiello*
Il 22 gennaio la polizia è intervenuta senza mandato per sgomberare il csoa cox 18 (http://www.inventati.org/apm/), bloccando le strade circostanti ed impedendo l'accesso allo stabile che, fra le altre cose, ospita la libreria Calusca e l'archivio Primo Moroni (http://www.inventati.org/apm/), memoria storica della sinistra (non solo) milanese.
Data l'assenza di un mandato gli avvocati sono riusciti a bloccare tutto e ad avviare una negoziazione.
Attualmente prevedrebbe la "custodia" dei locali da parte del comune ma senza sgombero o sequestro finché non si pronuncia un giudice.
Conseguentemente al tentativo di sgombero si è tenuto un presidio di resistenti e solidali ed un corteo è arrivato fino a palazzo marino. (fonte: http://lombardia.indymedia.org/node/12752)

Conchetta, vecchio centro sociale occupato da vent´anni e abitato da anarcopunk dalle tempie grigie, è stato "espugnato" dalle forze dell´ordine.
Non c´era nessuno: solo i libri e i documenti del fondo Primo Moroni, qualche computer e dei barilotti di birra.
La «legalità», secondo il vicesindaco e parlamentare di AN Riccardo De Corato, è stata ripristinata.
L´operazione ha portato alla chiusura di uno dei centri di aggregazione più noti, più attivi e meno molesti di Milano.
Si cacciano, manu militari, da locali di proprietà del Comune - e per l´uso dei quali è fra l´altro in corso una causa civile - "temibili" occupanti abusivi che all´interno gestivano una preziosa libreria altrimenti destinata a non avere fruizione pubblica, la straordinaria raccolta di documenti e riviste sui movimenti e l´antagonismo sociale lasciata dal libraio Moroni.
Si mettono i sigilli ai poveri locali del Conchetta, unico presidio culturale sui Navigli colonizzati dalle disco-birrerie, in nome di una tolleranza zero che nessuno aveva invocato: non i residenti, ai quali dà molto più fastidio la sguaiatezza dei locali della zona, né la magistratura che si sta occupando della causa intentata dal demanio comunale.
Iniziativa grottesca ma soprattutto pericolosa, nella quale è impossibile non intravedere la volontà del vicesindaco di An e del Ministro degli Interni leghista Roberto Maroni. L´impressione è che in tempi di magra per il centrodestra cittadino - e in parte per il governo nazionale - si giochi a fabbricarsi i nemici in casa.
Dunque ecco l´ordine di far piazza pulita dei centri sociali occupati. Luoghi, decenni fa, frequentati da gruppi e collettivi "antagonisti" ; oggi, per la stragrande maggioranza, divenuti fra i pochi approdi serali frequentabili dai giovani per la birra a prezzi modici, i concerti a 5 euro, i dibattiti politici e culturali. Oggi tocca al Conchetta, e domani toccherà agli altri "fortini abusivi" che ancora punteggiano il territorio: Pergola, Torchiera, Vittoria, Cantiere e infine l´odiato Leoncavallo, il bersaglio grosso, la preda più ambita, vera e propria ossessione personale del vicesindaco.
E ci spieghino, De Corato e Moratti, come si può considerare civile una città che permette, in cambio di un "regolare" contratto d´affitto, l´apertura di un club nazista come il circolo Cuore Nero e che chiude con la forza pubblica un centro sociale attivo da vent´anni. Perché abusivo.

Per quello che vale....c'è anche questa petizione da firmare.
http://www.petitiononline.com/mod_perl/signed.cgi?cox1... le firme sono già a quota 8000.

Intanto, nel suo piccolo, si trova sotto sgombero a Torino la "Boccia squat".
(http://piemonte.indymedia.org/article/3968)
COMUNICATO STAMPA
Oggi abbiamo appreso dalla stampa che il sindaco Letizia Moratti avrebbe intenzione di occuparsi dei materiali dell'Archivio Primo Moroni e che vorrebbe addirittura spostarli in una non meglio identificata sede del Comune di Milano.
Se questa giunta avesse avuto minimamente a cuore l'Archivio Primo Moroni non avrebbe mandato ingenti forze di polizia e militarizzato un intero quartiere per sgomberare il centro sociale Cox 18, cercando di bloccarne la più che trentennale attività e impedendo la libera fruizione sociale dei materiali dell'Archivio e della Calusca City Lights.
Se a muoverla fosse stato qualcosa di diverso da una volontà di mostrare i muscoli la cui protervia è pari solo all'ignoranza e all'avidità già dimostrate in troppe altre occasioni, avrebbe invece rispettato la loro collocazione nel luogo in cui Primo aveva deciso dovessero stare.
Ribadiamo quindi che per noi familiari la sede naturale dell'Archivio Primo Moroni è il centro sociale di via Conchetta 18 e che se questa amministrazione s'illude di fare diversamente incontrerà la nostra più ferma opposizione.
Cox 18, l'Archivio Primo Moroni e Calusca City Lights sono affasciati e difesi da quella solidarietà attiva che si è espressa durante tutti questi giorni. Non si toccano.
Sabina, Maysa, Anna e Chiara, familiari di Primo Moroni
*Circolo "V. Lombardi" di San Sebastiano al Vesuvio (NA)

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