venerdì 6 febbraio 2009

Caso Englaro

Ore 13.30 - Eluana: Napolitano avrebbe detto no al decreto
Secondo informazioni in possesso dell’AGI, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano avrebbe scritto al governo per motivare il proprio “no” a un eventuale decreto legge emanato per fermare il protocollo per l’interruzione graduale dell’alimentazione e dell’idratazione a Eluana Englaro, cominciato questa mattina. Nel frattempo, la procura di Udine ha smentito le voci su un eventuale sequestro delle attrezzature mediche della clinica La quiete di Udine, dove è ora ricoverata la donna: gli accertamenti in corso, è stato spiegato, non si spingeranno fino all’interruzione del protocollo. Infine, davanti alla clinica, questa mattina, alla presenza di alcune decine di fedeli è stata celebrata una messa cattolica: esposti cartelli con le scritte “lasciateci vivere” e “Berlusconi salva Eluana”.
Fonte: U.A.A.R.
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Ore 15.30 - Eluana, varato il decreto. Sfida al Quirinale: "Napolitano firmi o cambio la Costituzione"
Il Consiglio dei ministri, dopo lunga discussione, ha varato all'unanimità un decreto che ordina di proseguire l'alimentazione fino all'approvazione di una legge su testamento biologico. Berlusconi: "Non voglio la responsabilità della morte di Eluana". Scontro con il Quirinale. Napolitano: "Un provvedimento d'urgenza non si può varare in contrasto con sentenze passate in giudicato". Ma Berlusconi replica duro: "Il presidente della Repubblica firmi o cambieremo la Costituzione sui decreti d'urgenza. Convocherò il Parlamento per approvare entro tre giorni una legge che contenga la norma sull'idratazione e l'alimentazione prevista dal decreto". Il Vaticano: "Il governo ci ha ascoltato". Nella clinica "La Quiete" di Udine è iniziato questa mattina la riduzione graduale dell'alimentazione e dell'idratazione ad Eluana.
Fonte: La Repubblica

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