martedì 10 febbraio 2009

Condividiamo uno Stato di Diritto con chi NEGA i diritti. Diritto alla cura per tutti!

di Cinzia Muro


Nuove offensive verso coloro che non possono né difendersi ed ora nemmeno curarsi.
Il Governo Berlusconi fa proclami propagandistico - elettorali sul diritto alla vita e alla salute sfruttando la pietas che una parte del Paese richiede sul caso di Eluana, per poi negare gli stessi diritti a coloro che si trovano in Italia, spesso sfruttati, sottopagati, e che non possono nemmeno curarsi, partorire, richiedere un medicinale o semplicemente un consiglio.
Il ministero guidato da Maroni ha avviato una guerra impari contro il clandestino, l'immigrato, il diverso.
Queste restrizioni non porteranno ad avere meno immigrati nel nostro paese, ma solo più clandestini, più persone malate, morti per emorragie da parto o aborto clandestino, diffusione di malattie negli ambiti sociali di cui ci si chiederà della provenienza, o da dove sia potuto originarsi un ceppo epidemiologico.
Questi discorsi son stati fatti in tante sedi, se ne è discusso e se ne discuterà e si è comunque certi che ci saranno sempre medici al fianco dei più deboli che aiuteranno gli ammalati o i portatori di patologie poiché il giuramento di Ippocrate è molto più importante di DDL negazionista ed incostituzionale.
L'aiuto di tanti volontari medici e paramedici in questi anni hanno fatto sì che tante malattie od infezioni si potessero spiegare e curare, ma ciò solo entrando in contatto ed acquisendo la fiducia di queste persone che per modi di vivere e religioni hanno abitudini igieniche, spesso, diverse da noi.
Se nei wc dei musulmani troviamo delle doccette, ci sarà una spiegazione! Essa è di tipo religioso.
Gli immigrati trovandosi in un paese che non è venuto incontro al loro modo di vivere la quotidianità si sono adattati e il non poter usare la famosa doccetta ha creato tanti casi di infezioni cutanee che gli stessi medici hanno potuto capire solo interagendo con gli extracomunitari.
Ora si vuol privare dell'assistenza medica una categoria già debole perché sfruttata, un categoria di persone che provengono da paesi dove c’è guerra, fame, dove le donne sono stuprate, dove i bambini sono costretti ad imbracciare un fucile.
PERCHE' TANTA CATTIVERIA?
Chi fa le leggi dovrebbe cercare di capire le persone verso le quali si rivolgono tali provvedimenti, non parlo solo degli immigrati, ma anche dei pensionati, dei redditi bassi, dei precari, degli inabili.
Questo sembra proprio che non avvenga.
Chi va ai tavoli di concertazione o prepara dei disegni di legge, probabilmente la storia di un povero o di un immigrato non l'ha mai ascoltata, non ha mai detto una parola di speranza ad una persona con disagi.

Facciamoci sentire, facciamo sì che la voce di noi Comunisti, sempre vicini alle problematiche di tutti, rompa il muro della CATTIVERIA VERDE, RAZZISTA, FASCISTA!

Hasta la victoria siempre!

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