giovedì 12 febbraio 2009

Testamento biologico

cos'è
Alla battaglia per la legalizzazione dell’eutanasia si è affiancata, negli ultimi anni, la lotta per il riconoscimento del valore legale della sottoscrizione, da parte di chiunque, di “direttive anticipate” di fine vita; qualora, in futuro, si venisse a trovare nell’impossibilità di opinare sulle cure ricevute.
Obbiettivo ultimo è riuscire a far sancire il diritto di ogni individuo di disporre liberamente della propria esistenza.

progetti di legge
L’importanza che ha assunto il tema presso l’opinione pubblica negli ultimi tempi ha fortunatamente spinto all’iniziativa diversi parlamentari.
Il 10/2/1999 fu presentata una proposta di legge da parte di 16 deputati dell’Ulivo, concernente Disposizioni in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari.
Il 29/6/2000 sullo stesso tema fu presentato dai senatori verdi Manconi, Carella e Pettinato un disegno di legge. Gli stessi senatori poi proposero la settimana successiva un altro disegno di legge sulla promozione delle terapie antalgiche. L’8 febbraio 2001 fu finalmente promulgata una legge sulla materia.
Nella XIV legislatura furono presentati diversi progetti di legge, che si moltiplicarono nella XV, quando si cominciò a discutere di testamento biologico presso la commissione Igiene e Sanità del Senato su iniziativa del suo presidente, Ignazio Marino. Nella XVI legislatura l’attenzione è purtroppo calata: anzi, in seguito agli sviluppi del caso Englaro, alcuni parlamentari clericali hanno cominciato a formulare proposte di legalizzare “testamenti biologici” allineati alle istanze della dottrina cattolica, completamente depotenziati dei loro effetti.

successi recenti
Nell’inerzia del legislatore, alcuni cittadini hanno percorso altre vie per vedere riconosciuto il diritto di poter rifiutare trattamenti di fine vita lesivi della propria dignità.
Nel 2007, grazie all’iniziativa di Bruno La Piccirella (socio UAAR), per la prima volta un ospedale ha accettato l’inserimento di clausole inerenti il testamento biologico all’interno del consenso informato.
Nell’ottobre 2007 la Corte di Cassazione, chiamata a pronunciarsi sulla vicenda di Eluana Englaro, ha stabilito che l’interruzione di trattamenti nei confronti di pazienti in stato vegetativo permanente può essere ammessa, purché lo stato sia ritenuto irreversibile e purché il paziente abbia precedentemente inequivocabilmente manifestato le proprie intenzioni di non accettare tali trattamenti. Sulla stessa vicenda, in seguito alla sentenza della Corte d’Appello di Milano, emessa nel luglio 2008, ha autorizzato il padre di Eluana a interrompere i trattamenti di idratazione e alimentazione forzata proprio sulla base di affermazioni che la giovane aveva fatto prima dell’incidente che la coinvolse. Nonostante un tentativo in extremis del governo Berlusconi, la donna si è spenta il 9 febbraio 2009 nella casa di cura La quiete di Udine, pochi giorni dopo l'interruzione dei trattamenti di idratazione e alimentazione forzati.
Con il caso Englaro si è dunque aperta una strada per far valere le proprie volontà, quantomeno davanti a un giudice.

come fare
Diverse associazioni hanno elaborato un proprio modello di testamento biologico: citiamo, tra le più autorevoli, la Biocard promossa dalla Consulta di Bioetica e lo schema di testamento biologico diffuso dall’associazione Libera Uscita. Il modulo elaborato dalla Fondazione Veronesi ha ricevuto il 28 aprile 2006 l’approvazione del Consiglio Nazionale Forense.
Il Consiglio Nazionale del Notariato, con delibera del 23/6/2006 ha dato indicazioni alla categoria per la ricezione di testamenti biologici, ha attivato a spese proprie un Registro per la conservazione dei testamenti biologici e ha dato incarico ai Consigli Distrettuali di predisporre elenchi di notai disponibili a riceverli. Rispetto ai moduli fai-da-te, i testamenti biologici sottoscritti davanti al notaio hanno il valore aggiunto della certezza della provenienza certificata. Ogni cittadino può dunque telefonare al Consiglio Notarile della propria città per sapere quali sono i notai disponibili, e sceglierne uno.

percorsi di approfondimento
«Le “direttive anticipate” e il diritto del malato all’autodeterminazione», di Valerio Pocar, in Raffaele Carcano (a cura di), Le voci della laicità (Edup, 2006).
Fondazione Veronesi. Testo online sul testamento biologico (960 Kb) e modulo online per la redazione del testamento biologico.
Osservatorio parlamentare UAAR: monitoraggio dell’attività parlamentare in favore delle istanze laiche.
Testamento biologico e consenso informato: intervista al “paziente dissenziente”, di Isabella Cazzoli.
Fonte: uaar.it

Nessun commento:

Posta un commento