Il Governo Berlusconi tende di scaricare i costi della crisi sulle Regioni sottraendo i fondi della formazione professionale e abbandona i precari ed i lavoratori dell’indotto fomentando nuove guerre tra poveri.
Per Pomigliano, è stata lanciata dalle pagine di Liberazione, una proposta interessante: rinnoviamo il parco taxi del Meridione con auto elettriche prodotte dalla FIAT e dagli stabilimenti meridionali; la proposta deve essere fatta propria dall’intero Partito e rilanciata sul piano generale ; per l’intera FIAT, occorre una grande piano di riconversione ecologia, che punti a produzioni innovative su larga scala e che tenga conto di un Piano generale per una diversa mobilità in tutta Europa, uno dei pilastri di un’ ”altra” industria.
La rabbia dei lavoratori di Pomigliano è dovuta innanzitutto a questa crisi di prospettive; in una regione come la Campania dove il futuro per il lavoro è a tinte fosce. La manifestazione di giovedì 5 febbraio , che ha visto l’odioso intervento repressivo della polizia s’inserisce dentro un clima di crescente mobilitazione e di disponibilità alla lotta che come partito dovremmo indagare di più. Abbiamo il compito di dare risposte efficaci ai lavoratori. Da i circoli,a tutti i livelli del PRC, ai rappresentanti istituzionali, dovremmo essere in grado di costruire quella intelligenza collettiva di gramsciana memoria.
Solamente alla FIAT-Auto di Pomigliano nel 1991 quando fu fondato il PRC avevamo un circolo con centocinquanta compagni. Oggi non abbiamo un circolo di fabbrica in quella realtà, vi è sono solo un circolo con alcuni iscritti per l’area industriale più importante della Campania, che dobbiamo sostenere e difendere ma anche espanderne l’esperienza. Una delle nostre ragioni costituenti è tentare di creare le condizioni affinchè i lavoratori e le loro lotte contino di più nella società, nel partito. Ormai,la richiesta di un ritorno ad un maggior peso politico dei lavoratori viene ribadito anche dentro le assemblee sindacali. Senza farsi grandi illusioni,forse, il vento sta cambiando anche tra le tute blue. Ricostruire una nostra presenza nel mondo del lavoro è una priorità strategica e non più rinviabile ed in questo senso ci stiamo adoperando per dare agibilità politica al coordinamento nazionale dei lavoratori del PRC del Gruppo FIAT, (da Mirafiori, a Melfi a Cassino, passando per Pomigliano fino a Termini Imerese) che è convocato per il 21 Febbraio.
Ci piacerebbe concludere con una proposta. Per Pomigliano e per la FIAT dovremmo immaginare la costruzione di una sorta di “Assemblea generale dei lavoratori dell’auto”, magari da tenersi a Pomigliano. Proponiamo, in definitiva, di mettere insieme lavoratrici e lavoratori, sindacati istituzioni, partiti ed associazioni per far fronte ad una crisi che non riguarda solo uno stabilimento, un comparto, ma bensì uno degli snodi dell’economia dell’intero paese.
*Responsabile Nazionale del PRC “Grandi Gruppi Industriali”
**Dipartimento Lavoro Nazionale PRC
Nessun commento:
Posta un commento